QUATTRO

Nome  ALESSANDRO        Cognome MAGINI  

 

Titolo QUATTRO

 

Genere Trio con percussioni

 

Mezzi di esecuzione Violino, violoncello, clarinetto sib, percussioni

 

Data composizione 2016 Durata 7’30″

 

Dedicatari: Ex Novo Ensemble

Produzione: Tetro La Fenice

 

Data prima esecuzione 6 Luglio 2016

           

Luogo prima esecuzione  Venezia, Teatro La Fenice-Sale Apollinee

 

Intitolazione dell’evento Maratona Contemporanea 2016

 

Esecutori

 

Ex Novo Ensemble:

Davide Teodoro, clarinetto

Carlo Lazari, violino

Carlo Teodoro, violoncello

Dario Savron, percussioni

 

se pubblicata:

 

 

Editore: Emavinci Edizioni numero standard

 

Anno di edizione     2016   numero standard

 

Edizioni discografiche

 

Editore discografico: EMARECORDS

 

Titolo dell’edizione discografica:

in preparazione

 

Anno di edizione

 

Tipo di supporto CD

 

 

Note all’opera:

 

Quattro nasce dal ricordo del mio unico incontro con Niccolò Castiglioni, in occasione di una sua master class. Arrivò col loden verde, calzettoni da montagna e cappello tirolese; mentre sfogliava le partiture di noi allievi, parlava di materia, di natura, di spirito, di simbologie numeriche…Le sue osservazioni sulla pratica compositiva si mescolavano a esperienze di vita, alle rocce delle montagne, ai riferimenti culturali più vari. Il titolo che ho scelto non rimanda dunque all’organico (la corrispondenza con i quattro esecutori è una significativa coincidenza), bensì al valore simbolico assunto da questo numero in alcune correnti di pensiero citate da Castiglioni in quell’occasione. La teoria degli elementi (quattro è il numero associato alla Terra), la trattazione dei numeri (il valore attribuito al quattro nel De Musica agostiniano), non sono però che suggestioni, riferimenti più utili a spiegare un titolo che la musica. Quest’ultima si ispira, più concretamente, alla libertà con la quale Castiglioni operava scelte timbriche, armoniche, melodiche, formali, al di fuori di “dogmi” e convenzioni imposte. La presente partitura prende avvio da una sorta di grido (quasi un tema, un bicordo degli archi raddoppiato all’ottava) trasformato progressivamente, attraverso quattro zone, in frammenti di canto che a loro volta danno vita agli episodi “corali” conclusivi.