Pelagus Pelagiae- Oratorio da camera

Scheda di catalogazione

Nome Alessandro Cognome Magini

Titolo Pelagus Pelagiae

Genere Oratorio da camera

Organico Violino, Violoncello, Pianoforte, Elettronica

Data composizione 2023

Durata 33’30”

Committente Opera Munifica Istruzione, Torino

Dedicatari Trio Kammerkonzert

Produzione EMA Vinci Records

Editore: EMA Vinci Edizioni EV306

Anno di edizione 2023

Data prima esecuzione 10 maggio 2023

Luogo prima esecuzione Coro di Santa Pelagia, Torino

Esecutori Trio Kammerkonzert: Augusto Vismara (viola), Andrea Sernesi (Violoncello), Elisa Racioppi (pianoforte), con Anita Azzi (voce recitante)

Intitolazione dell’evento Stagione concertistica 2023

Editore discografico EMA Vinci Records, Video produzione, Regia Giuseppe Scali

Esecutori Trio Kammerkonzert

Note all’opera

Pelagia era una attrice-ballerina di Antiochia. La rara bellezza del suo volto e i ricchi ornamenti del suo corpo erano così appariscenti da distrarre lo stesso vescovo della città (Nonnus) mentre si recava in processione al sinodo. Il vescovo, dopo un attimo di smarrimento, si ricompose e trovò il modo di trarre un utile insegnamento morale da quell’apparizione: se una donna, commentò, si rende così bella per compiacere uomini mortali, come dovremmo adornare noi la nostra anima destinata al Dio eterno? A sua volta quella donna fu toccata dalla grazia ascoltando occasionalmente le parole del vescovo. Andò poi a prostrarsi ai suoi piedi e ottenne il battesimo. Mutò quindi i preziosi abiti con la tunica del penitente. Per far perdere le sue tracce, si travestì da uomo e, lasciata nottetempo la città di Antiochia, si recò a piedi fino a Gerusalemme, dove visse i restanti anni della sua vita chiusa in una grotta sul monte degli ulivi, celandosi sotto il nome maschile di Pelagio. Scoperta la sua vera identità dopo la morte, ebbe col nome di Pelagia la devozione di tutti i cristiani.

Questa singolare storia aveva già ispirato Alessandro Stradella per un oratorio (eseguito postumo nel 1688 a Modena). Riprendendo alcuni passi del libretto anonimo ho ricomposto un testo concentrato sul curioso destino di Pelagia: attrice fino in fondo, anche nella conversione e nella finale scelta di vita, quella cioè di trasformarsi da donna in uomo per concludere la propria esistenza da eremita.

La presente partitura si basa dunque su queste continue mutazioni del personaggio, interpretate dalla musica alternando vari stili e tecniche di scrittura che subiscono ulteriori mutazioni grazie agli interventi dell’elettronica; si creano quindi continui e contrastanti paesaggi sonori, espressione del travaglio interiore di Pelagia che, attraverso la propria bellezza, avvia un processo di metamorfosi fisica e spirituale, camuffando (da vera attrice) la sua natura femminile con abiti maschili, per trasformarsi progressivamente in eremita.

[Alessandro  Magini]